Quella che stava cominciando sarebbe stata una settimana tosta, la effe lo sapeva. Dopo quindici giorni da incubo, in cui erano stati tutti malati, in cui aveva lavorato tanto e dormito poco, era provata e stanca, ancora malaticcia, ma aveva davanti un programma fitto e serrato, lunghe liste di cose da fare e ostacoli da superare.
Quella che stava cominciando sarebbe stata la tragica settimana prima delle vacanze di Natale.
Scadenze di lavoro da portare a termine in un tempo ridotto.
Spettacoli, concerti, lezioni aperte e feste dei Nini sovrapposti a riunioni, colloqui a scuola e impegni di lavoro (ma il dono dell'ubiquità si può chiedere a Babbo Natale?).
Discussioni e liti che tolgono energia e abbattono il morale.
Intervento al ginocchio del Marito, tanto per gradire.
Problemi con i Nini e ti chiedi cosa hai sbagliato. Ah sì! Non sei abbastanza presente, l'unico momento in cui parli con i tuoi figli è in macchina mentre li porti da una parte all'altra. Non hai sensi di colpa, perché sai che non potresti fare altrimenti, ma intanto sai che non puoi continuare così.
Spesa da fare, regali da preparare, bucati e casa da accudire e quella lunga lista di cose da risolvere che aspetta e che aspetterà ancora.
Corri, vai, fai, organizzi, cerchi di fare del tuo meglio, sbagli, parli, risolvi e corri di nuovo.
E poi vacilli, piangi di nascosto, ti viene voglia di mollare tutto. Non hai più tempo per prenderti cura di te, per leggere, scrivere o studiare. Non hai tempo per ricaricare le energie, ma devi andare.
Eppure sai che, se resti forte e impassibile, tutto ti passerà sopra e tu resterai lì come una roccia, granitica e silenziosa, più forte di prima.
Sai che puoi trovare conforto nei gesti gentili e nei sorrisi, forza nella vita che scorre e bellezza, tanta bellezza, nelle immagini che hai raccolto strada facendo e che ti porti nel cuore, serenità nel silenzio dei momenti di solitudine e coraggio nell'esempio degli altri.
E poi sai di non essere sola, che ci sono persone che ti vogliono bene e che ti aiutano, che ti sostengono, che ti pensano e dici grazie. Perché la gratitudine è un sentimento bello che riempie di gioia, è cibo per l'anima.
Grazie.
Forza e coraggio... Sembrano frasi fatte, ma davvero prima o poi tutto passa... Immagino la tristezza di non avere abbastanza tempo per se stessi e per i figli, ma vedrai che arriveranno periodi di più calma e relax...
RispondiEliminaColgo l'occasione per augurarti comunque delle buone feste.
Maira
Passa passa, l'essenziale è sopravvivere a sé stessi ;-)
EliminaGrazie di cuore e buone feste anche a te.
la effe
Ciao effe.
RispondiEliminaCi sono periodi più faticosi di altri. Passano come dice Maira, però, chissà perchè sono sempre più di quelli tranquillo.
Un bacione e tantissimi auguri e.... forza!!!!
Quando sono stanca e senza energia poi è peggio, comunque va bene.
EliminaGrazie e buone feste.
Un abbraccio
la effe
Un abbraccio per il tuo periodo difficile, e i miei migliori auguri per un sereno Natale.
RispondiElimina^___^
Grazie di cuore, il peggio è passato.
EliminaBuone feste anche a te :-)
la effe
A Babbo Natale vorrei chiedere giornate di 48 ore ma, forse, poi non basterebbero neanche quelle!
RispondiEliminaSpero per te in un po' di calma dopo la tempesta. Buone feste! Francesca
Grazie. Anche io desidero di poter passare qualche giorno tranquillo con i bambini. Ti auguro buone feste e ti mando un abbraccio.
Eliminala effe