venerdì 1 luglio 2016

Di come sopravvivere al mese di giugno

Mare, mare, mare.
Giugno è un mese impegnativo. 
E' come una di quelle salite che, quando pensi che sia finita, ti riserva ancora un'impennata, e tu arrivi su, sfinita, con le gambe tremolanti.
Ecco.
Giugno è un mese impegnativo.
Si pagano le tasse, si compilano moduli complicati e bollettini, si accumulano le scadenze al lavoro, si allungano le liste delle cose da fare e, se hai figli, c'è anche la fine della scuola e di tutte le attività, per cui devi organizzare un calendario fitto, con incastri micidiali. 
Saggi in palestra, spettacoli a scuola, lezioni aperte in piscina, pranzi scout alternati a file alla posta, incontri col commercialista, appuntamenti all'assicurazione, varie ed eventuali.
Io ho anche il compleanno della Nina e relativi festeggiamenti, perché non ci facciamo mancare niente. 
Come se non bastasse, comincia a fare caldo e ti viene un'irrefrenabile voglia di vacanze, anche se sai che sono ancora lontane.
Giugno è compresso tra la fine dell'anno (sì, hai letto bene), con tutti gli strascichi del caso, stanchezza cronica, mista a sonnolenza variegata all'insonnia, e l'inizio dell'estate che, a dispetto di tutto, ti mette le farfalle nella testa e il desiderio di scappare.

Che si fa? Come si sopravvive?

Oggi, 1 luglio, sono ancora viva e ti posso raccontare come ci sono riuscita (ti confesso che luglio non sarà da meno e mi toccherà applicare la stessa strategia).
Vai con l'elenco! In rigoroso ordine casuale, ma neanche tanto:

- Non pretendere troppo da te stessa (se lo fai e le cose vanno storte, amati lo stesso). Lo scrivo subito, così sai che i miei miti non sono la Donna bionica o Wonder Woman. Qualcosa l'ho dimenticata ed è passata alla lista successiva, qualcosa non è riuscita, tipo il tiramisù per la festa, qualcosa è riuscita male, ma in fondo il più è stato fatto e non mi posso lamentare.

- Impara a delegare. I saggi dei Nini li ho visti tutti e ho fatto il possibile per sbrigarmela da me, ma ho ceduto volentieri: un'andata dal commercialista, il ritiro della pagella, l'andata al barbiere per Nino, al parrucchiere per Nina e qualche altra incombenza per cui non ero indispensabile. 

- Programmare e organizzare. Senza perderci troppo tempo, ma stabilendo le giuste priorità, in modo da spalmare, per quanto possibile, le cose da fare, riducendo al minimo i grumi (eliminarli del tutto è impossibile).

- Fare una cosa alla volta. Ebbene sì, un'amante del multitasking come me si è ricreduta e sta cercando di cambiare tattica, soprattutto nei momenti più complicati. Meglio affrontare un problema per volta, piuttosto che tutti insieme. Anche se è più facile a dirsi che a farsi, soprattutto quando le cose in ballo sono tante.

- Rimandare. Potrebbe sembrare un controsenso, ma è la salvezza quando sei in grado di rimandare le incombenze meno urgenti e scegliere di portare avanti soltanto quelle "col bollino rosso", che hai applicato nella fase di organizzazione.

- Rallentare. Prima di soccombere (ma fare il botto rende di più l'idea), frenare, schiacciare il tasto pausa, prendersi un momento per respirare, altrimenti poi non riesci ad arrivare alla fine della corsa. 

- Staccare. Che sia per un giorno o per un fine settimana lungo, una pausa completa e totale, che ti faccia dimenticare anche come ti chiami, serve e come. 
Noi siamo andati 4 giorni in campeggio al mare. Liberi, felici, in ciabatte e allegria, con bimbi e amici, siamo entrati in una dimensione di relax totale. Io sono tornata carica e pronta a continuare la salita e i Nini hanno fatto un'esperienza bellissima.

- Sognare. Ma non sogni impossibili. Un sogno concreto, da costurire e realizzare, tutto per te, che sia l'àncora cui aggrapparsi nei momenti più duri e l'isola felice cui approdare, per trovare ristoro. 
Questa volta sono stata fortunata perché ho potuto fare un piccolo viaggio, bello bellissimo, di cui racconterò nei prossimi giorni.

E tu, che strategie di salvezza hai? Come affronti la salita?

P.S.
Fuori elenco, aggiungo che, credere in sei cose impossibili prima di colazione (cit.), che non è come essere Wonder Woman, ma soprattutto farne almeno una, può servire, ma non è indispensabile.

Questo post è stato scritto in modalità multitasking, tanto per non prendermi troppo sul serio.

14 commenti:

  1. E' iniziato luglio e io non me ne sono manco accorta.
    Le mie strategie di salvezza: sognare, leggere, sorridere, passare il tempo con le persone che amo. Pure fare una vacanza non sarebbe male.

    Ti abbraccio tantissimo!

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    1. Ti auguro presto una vacanza e spero anch'io di riuscire a immergermi un po' nella lettura.
      Bacio grande
      Francesca

      P.S. preparati che facciamo #instautunno ;-)

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  2. Finito giugno, iniziato luglio.
    Cambiato niente!
    Tutto continua come prima. Le ferie del marito inizieranno il 14 agosto. Di andare via non se ne parla tra nonne anziane e animali di razze varie.
    Cosa positiva è che forse per il mese di luglio non ci sono esami medici per nessuno in casa. Già passato due giorni conssecutivi in ospedale con mammà a fine mese.
    Per il resto, mi ricarico con un caffè, una sigaretta e il mio blog e vostro blog.
    Penso scrivo leggo e mi invento favole su di voi, su di me. Favole da scrivere o tenere segrete per me per un momento di crisi. Sai quando sparisce il sorriso? Ecco! In quel momento questo favole mie segrete mi aiutano a tornare a sorridere.
    BAcio!

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    1. Forza Pat! Se un'ispirazione per la tua forza di volontà e la capacità di creare mondi fantastici con le parole.
      Ti abbraccio forte
      Francesca

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  3. Per come è difficile giugno, io già a maggio non vedevo l'ora che finisse giugno! La tua lista è simile alla mia. Aggiungo: rinuncia a qualcosa. Io per es. mi sono rifiutata di andare alla cena di fine anno della scuola. Il pensiero di un banchetto con 120 persone mi destabilizzava. In questo periodo ho bisogno di silenzio e concentrazione. Bacioni
    Ketty

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    1. Vero! Anche io ho evitato la cena di fine scuola... non mi andava proprio! E poi era un panino al Mc Donald, si può?
      Baci a te
      Francesca

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  4. Accidenti io riesco sempre bene solo a programmare e ad organizzare. Sognare? Forse ho già detto che il mio grande sogno sarebbe quello di aprire una libreria...Baci

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    1. Bello! Anche io ho un sogno segreto, ma neanche poi tanto... una caffetteria ;-)
      Baci a te
      Francesca

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  5. Sai i "should" e i "must" di cui parlava Gioia? Ecco, i "should" li ho tutti allegramente ignorati con una alzata di spalle! :-)

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  6. Dunque, il fatto che per tutto giugno io quasi non sia riuscita a leggerti, la dice lunga sulla mia incapacità di gestire attività di fine anno scolastico - non si sa quanti saggi e olimpiadi e recite sciorinino all'asilo privato per premiarti di tutti i soldi che ti spillano durante l'anno, quasi quasi volevo pagare un'altra retta per avitarmene almeno qualcuno! - pargoli esaltati da un anno di fatiche, coniuge ampiamente esaurito, imminente partenza per le vacanze e ultimi riordini lavorativi... In pratica io non ho adottato strategie: la tempesta mi ha sommerso... e non so come, mi sono ritrovata letteralmente sfinita sulla spiaggia come la più squinternata delle naufraghe! :DDDD

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    1. Goditi il riposo dopo la tempesta (suoceri permettendo).
      Buona estate amica
      un abbraccio
      Francesca

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  7. Ottimo decalogo da seguire, ad occhi chiusi.
    Maurizio

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