Domani comincio a fare fitness

Nella lista della effe, quella delle attività da fare per prendersi cura di sé e stare bene, non ci sono soltanto cosette banali come la detersione quotidiana del viso, la maschera idratante del sabato (Aiutooo! Il moootrooo!), la crema rimodellante mattutina (un giorno sì e due no), l'olio rassodante per collo e décollté, lo scrub corpo settimanale, il trucco per uniformare l'incarnato e nascondere i brufoli (quando non si è in ritardissimo), ma ci sarebbe anche l'obiettivo di fare un po' di attività fisica, di tipologia e intensità non ben identificate.
Iscriversi in palestra o a un qualsiasi corso è impossibile, dato il già affollato carnet settimanale e l'imprevedibilità degli eventi.

La effe, allora, ha pensato di ritagliarsi qualche sprazzo di tempo nell'articolata scaletta familiare magari una corsetta nel finesettimana, un po' di ginnastica a casa, magari... si potrebbe giocare a tennis, andare sui pattini anche con i nini oppure in bicicletta.
Ha cominciato a tirare fuori dall'armadio tute vintage, magliette e body dei tempi dell'università, ha rimediato le scarpe da corsa dismesse dal marito, poi si è fatta regalare anche racchetta, palline e scarpe da tennis (perché non vuoi mai che ci scappino due tiri, ché di più non è capace), ha comprato un tappetino per la ginnastica anzi due (per farla con Nina), una felpa nuova e un pantalone per ogni stagione, ha riesumato i roller (regalo dei 17 anni) e la mountain bike dei tempi d'oro.
Fatti i preparativi (durati 4-5 mesi) non resta che iniziare.
"Domani comincio a fare fitness" lancia la effe alla tribù, a metà tra nuntio vobis ed editto reale.
Domani piove, dopodomani ha sonno, la settimana successiva si va in campagna, il giorno dopo ha l'emicrania, quello dopo ancora è troppo stanca e poi ricomincia a piovere, è assalita da pigrizia cronica, è da sola con i bambini...
Forse dovrebbe cominciare e basta... il domani è oggi!