mercoledì 26 febbraio 2014

Facciamo il punto

E' un periodaccio di superlavoro (anche se giro giro e non quaglio quanto vorrei) e intensa attività da madredifamiglia (pagella, iscrizioni a scuola, compiti, ramanzine, malattie, gare sportive, cambiamenti epocali delle abitudini, viaggi del Marito, ecc.). Purtroppo, le energie sono prosciugate e la stanchezza è tanta... ma facciamo il punto della situazione. 
Mentre il mondo esplode (guerre, fame, povertà, disoccupazione, ecc.), i governi cambiano (?) ma la Santanché resta, le finanze tracollano (anche le mie con il minimo storico registrato sul conto, per fortuna non ancora in rosso), le mamme imbiancano ma la Santanché no, qui nel microcosmo della effe, in ordine sparso e intensità variabile...
Si combatte la battaglia quotidiana dell'educazione della prole. 
Nina non impara che le bugie, piccole e stupide, sono in genere inutili, soprattutto se uno non le sa dire e viene "sgamato" subito, e che quelle grandi e serie portano soltanto a grossi guai. 
Con Nino, invece, sarebbe il caso di affrontare il tema della separazione, in particolare dal ciuccio, ma la effe non sa da che parte cominciare. I manuali indicano la necessità di fermezza e determinazione e invitano a non retrocedere, una volta intrapreso il percorso, ma le cose nella realtà sono sempre più complesse e quindi, per non tornare indietro, non si comincia nemmeno. Si accettano suggerimenti.

Si cerca di migliorare.
Passando dalla produttività e dall'efficienza organizzativa nel lavoro, fino alla capacità di programmare e portare a buon fine una sequenza di almeno una spesa coerente e due cene consecutive (il pranzo lo facciamo tutti fuori casa).
Per non parlare del tentativo, ancora insoddisfacente, di prendersi un po' più di cura del proprio corpo e della propria mente, entrambi piuttosto arrugginiti.

Si lavora. Si lavora. Si lavora.

Ci si avvilisce. Ci si avvilisce. Ci si avvilisce.

Si dorme troppo o troppo poco.

Si organizzano uscite con amiche.
Per sentirsi vive, per sentirsi libere, per sentirsi in colpa.

Si scrive e si sogna. 

P.S.
Il gioiellino tecnologico è una bomba!

Nessun commento:

Posta un commento

lascia qui la tua traccia...