giovedì 13 agosto 2015

Scoprire che...

... se fai una deviazione dal percorso prestabilito, ti si apre un mondo magico e meraviglioso, fatto di piccole cose da assaporare, che ti fanno brillare gli occhi come un bambino e sorridere incantato, come un turista a New York (o dove altro piace a voi).
La effe non si concede deviazioni, in genere va dritta per la sua strada, richiamata dal senso del dovere, dal tempo che scorre, dall'ansia o soltanto dalla consapevolezza che tutto quello che prende per sé soltanto, lo sta togliendo a qualcun altro.
Stamattina è arrivata presto in città. Il 13 agosto è deserta, quasi bella. Si è fatta lasciare a pochi passi dal lavoro e si è incamminata verso la meta, con qualche grillo per la testa e lo stomaco brontolante. Fare colazione alle sei di mattina ha lo svantaggio che a volte ti si apre una voragine di lì a due ore, così si è fermata in uno dei pochi bar aperti e ha preso cappuccino e cornetto, ai cereali eh!
Andando al lavoro ha realizzato che il giovedì, proprio lì, c'è il mercato, dove non va mai perché non ha tempo, perché deve sempre correre, perché...
Non l'ha neanche finito di pensare, che i piedi la stavano già conducendo nel paese delle meraviglie e lei, come Alice, era lì ad aggirarsi tra le bancarelle variopinte, la musica a tutto volume e un mondo da esplorare. 
Non le sono mai piaciuti i mercati, troppa confusione, la gente che ti urta, i venditori che gridano, ma oggi è stato irresistibile. 
Ha fatto qualche acquisto, cose semplici e carine per il rientro a settembre, eh sì, sta già pensando a settembre,  una padella, niente di più. La cosa più incredibile è stata che, durante il breve giro, non abbia mai smesso di pensare a quanto la vita sia stupefacente, a quante cose ci siano e a quante ne vorrebbe fare.
Lì, al banco delle perline indiane, mentre osservava delle signore che contrattavano sul prezzo, mentre guardava e toccava quei fili multicolore tutti disposti ordinatamente, proprio lì, ha pensato che la vita è davvero bella nelle piccole cose che regala, quando meno te lo aspetti. E poi, al banco dei cotoni e delle lane ha desiderato di comprare dei fili per fare qualche lavoro all'uncinetto, per provare a creare qualcosa con le sue mani.
Tanti desideri sono rifioriti, idee, progetti, ha sentito una piacevole scossa di energia e ne è stata felice. Proprio oggi, mentre stava per andare a lavoro di 13 agosto. 
Chi avrebbe pensato di scoprire che, in un giorno qualsiasi,  una deviazione dal percorso stabilito può regalarti una gioia inaspettata, un ritmo più dolce, qualche vestito nuovo e una padella in offerta. 

5 commenti:

  1. I percorsi prestabiliti possono dare sicurezza, stabilità.
    L'andare fuori rotta ogni tanto è un respiro profondo. Uno staccarsi completamente dalla realtà ufficiale e pubblica per entrare in quella personale e profonda.
    E' in fondo un contatto con se stessi.
    Ci vuole davvero poco poi.... per trovare un poco di serenità
    Ciao bella

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sembra banale, ma io resto sempre stupita quando ho queste epifanie... mi riconosco diversa da prima, ma mi riconosco e questo è bello.
      un abbraccio

      Elimina
    2. Sì, bello! Soprattutto importante perchè un momento tutto nostro!

      Elimina
  2. Evviva i piccoli momenti e i piccoli piaceri!

    RispondiElimina

lascia qui la tua traccia...