mercoledì 3 settembre 2014

La valigia

Le vacanze estive sono finite ma una riflessione su cosa, secondo me, sia utile e cosa non debba mancare in valigia ho voglia di farla lo stesso. Parlo della mia valigia, naturalmente, perché quella dei figli è senz'altro un capitolo a parte.
Ci pensavo da un po' e un articolo di Inès de la Fressange su D di La Repubblica (2 agosto 2014) mi ha dato lo stimolo. Lei parla della "valigia sbagliata", con capi e accessori che alla fine non si indossano, che magari non si abbinano tra loro, frutto dell'incertezza su quello che capiterà durante le vacanze e quindi una sorte di errore necessario.
In un certo senso è così ma penso che, con poco sforzo, si possa almeno limitare il numero di cose inutili e improbabili, perché tanto ci sarà sempre quella camicia-maglietta-collana che resterà sul fondo inutilizzata mentre si sentirà l'esigenza di qualcosa che è rimasta a casa nell'armadio.
Comunque, a parte il naturale di più-di meno molto limitato, quest'anno la mia valigia per il viaggio in Grecia mare-montagna l'ho fatta abbastanza bene e non ho avuto problemi.
Parole d'ordine per il bagaglio "eclettico, semplice e funzionale". Un paio di bucati li ho fatti, però, altrimenti avrei dovuto portarmi il doppio dei vestiti!
L'idea vincente è stata scegliere pezzi interscambiabili, che si potessero abbinare tra loro con facilità, in base alla necessità e alle diverse situazioni. Pochi capi, semplici e carini, di quelli poco sfruttati in città, così da sentire a pelle l'aria di vacanza. Allora, via libera a canotte e magliettine, bianche e colorate, shorts e vestini con bretelline, insomma benvenuta libertà! Pantaloni capri per il viaggio e le uscite serali, un paio di maglioncini leggeri e adattabili con tutto, un caftano, una gonna bianca che adoro e i costumi.
Per le scarpe, scarponi a parte, ho ristretto a due paia di sandali bassi, perfetti con tutti gli outfit (pazzesco, l'ho scritto!), e due di ciabatte, un infradito e un paio per gli scogli.
Accessori al minimo: una borsa piccola, sportiva e funzionale, una collana particolare (che non ho indossato) e due collanine colorate, che fanno tanto estate (escludo i monili che non tolgo mai).
Dopo aver sistemato la "base", la biancheria e una tenuta da escursionismo, ho aggiunto quello che non deve mancare, secondo me, per far fronte all'imprevedibile: un vestito carino per una serata speciale, un paio di jeans se fa freddino, due pashmine colorate, che scaldano ma sono leggere ed eleganti, e il pareo (io ne ho portati tre).
Il pareo è un pezzo eccezionale, si può usare in tanti modi, l'ho imparato anni fa da una giornalista (di cui purtroppo non ricordo il nome)e da allora non manca mai nella mia valigia. E' leggero, pratico, si lava con facilità, si asciuga in fretta e poi... può essere anche molto bello.
L'ho usato in tenda come lenzuolo, se ne può fare un vestito, una gonna, una casacca, è una stola che tiene caldi, può essere trasformato in una borsa-sacco, fa da tendina parasole per i vetri della macchina, ci puoi fare una tenda sulla spiaggia, diventa un cuscino se lo appallottoli, si può usare come telo mare e, infine, i bimbi ci possono giocare per travestirsi in mille modi diversi e il divertimento è assicurato!
Per finire, nella mia valigia non devono mancare: un buon libro (anche due), una crema per il viso e una per il corpo, le creme solari e un olio profumato.

E nella vostra? Cosa non può mancare nella vostra valigia?

P.S. La valigia, come canta in modo poetico Ligabue ne "Il peso della valigia", è anche una bella metafora delle esperienze che raccogliamo durante la vita, racconta il nostro percorso, gli incontri fatti, dove andiamo, ciò che siamo e ciò che vorremmo essere.

... due foglie di quella radura che non c'era già più
rossetti finti ed un astuccio di gemme
e la valigia ha cominciato a pesare
dovevi ancora partire...



4 commenti:

  1. Nella mia valigia non possono mancare in generale crema viso e crema corpo.
    Nei viaggi esplorativi, faccio attenzione a portare una crema defatigante per le gambe, di quelle che danno una senzazione di freddo intenso...una manna dopo una giornata in giro per città!
    Per il mare...diciamo che ho imparato a NON portare scarpe con tacco, limito al minimo i prodotti per truccarmi, e niente profumo, per non irritare una pelle già reattiva...

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  2. Il keeway...quello lo porto sempre ed ovunque! Mi ha salvato in molte occasioni, non solo dalla pioggia! Ad esempio lo uso sul passeggino per riparare la bambolotta dal vento improvviso o come palla per distrarla in macchina: lo trovo comodissimo perché occupa poco spazio e posso infilarlo in borsa.

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  3. Tesoro mio bello , una volta quando più sovente andavo per il mondo avevo un'abitudine così radicata che non facevo fatica a preparare il mio trolley. Oggi,più pigra , più sedentaria e diciamolo con una salute più traballante , le mie valigie si fanno un po' più di rado, ma metto sempre qualcosa di nero, ( meno sporchevole) giusto le cose intercambiabili, due paia di scarpe una borsa zaino, il mio ipod( non deve mai mancare la musica) una grande sciarpa di lana e una giacca ..poi immancabilmente manca qualcosa ( gli ammenicoli vari sono perenni con me come collanine etniche bracciali vari etc etc)e corro a comprarla in loco..
    Bacio viaggiatore!

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  4. Grazie dei vostri contributi... e dei suggerimenti interessanti!
    Baci baci

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