giovedì 16 aprile 2015

Riassunto delle puntate precedenti

La effe è un po' così, diciamo che si è persa e che deve riprendere il filo, magari con un elenco puntato che possa riepilogare gli ultimi tempi, perché a non aver scritto niente le sembra quasi di non aver vissuto o è l'aver vissuto troppo freneticamente che non le ha fatto raccontare quasi nulla?
Cominciamo...

- da un po' di settimane, all'ordine del giorno c'è una crisi esistenziale. Lei è un'esistenza in crisi, da tutti i punti di vista, da sempre. Il lavoro è in discussione, l'autostima è in discussione, vacillano i punti fermi, il futuro è fumoso, non sa che decisioni prendere e intanto la vita scorre... i figli crescono e le scappano di mano, lei li insegue, li riacciuffa e tutto ricomincia;
- le cose in sospeso sono come lame che pendono sulla testa: la macchina da aggiustare, le scarpe da comprare (ai figli), la casa da ordinare, scadenze varie che si ammonticchiano, la vita è fatta così, no?
- la salute c'è, ma sta avendo qualche contraccolpo, del tipo che ci sono segnali di allarme che gridano prenditi cura di te!, ma che non vengono ascoltati (se si becca il colpo della strega non può meravigliarsi, lo sapeva);
- è stanca, dorme male, a volte si sente stressata (vedi al punto precedente);
- intanto, la effe lotta per contrastare questa entropia e non farsi sopraffare o trascinare alla deriva: cerca di fare quello che le piace, leggere, scrivere, fotografare, preparare dolci, non importa che non sia proprio come vorrebbe, lo fa come e quando può;
- sta provando a volersi bene e ad accettarsi proprio così come è, assolutamente imperfetta, musona, a tratti insopportabile;
- cerca di affrontare le difficoltà al lavoro, anche se sono più le volte che vorrebbe mollare; 
- vorrebbe avere più tempo o forse dovrebbe imparare a usarlo meglio;
- ha tante idee ma ne realizza poche;
- scrive un post inutile e inconcludente soltanto per non avere la sensazione di aver abbandonato anche il blog a cui tiene, per non farsi venire l'idea di chiuderlo, così come è nato, in una notte senza sonno.

12 commenti:

  1. Fenice...che dire, oltre che capisco? (e non ho figli, quindi ovviamente capisco fino a un certo punto)
    Ti abbraccio tantissimo!!!

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    1. Grazie! Gli abbracci fanno sempre bene e la comprensione anche... io mi dico che passerà e che riuscirò a diventare più solida... o magari anche solo apprezzare le qualità che ho e metterle a frutto.
      I figli ti costingono a vedere le cose da un'altra prospettiva, tutto qui.
      Ti fanno dire che la ragazza paturniosa dovrebbe lasciare il posto alla donna salda che magari possa essere un riferimento, ma la crescita personale e la ricerca di sé non finiscono mai.
      Un abbraccio... e magari presto ci vedremo davvero!

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  2. Io sono in uno stato perenne come il tuo mia cara e so cosa significhi..
    Forse molto più forte del tuo, ma recito con me stessa e ho degli sprazzi di buon umore.
    Stringiti alla tua famiglia, che è così importante ..lo dico con il cuore, perchè so che cosa significhi improvvisamente perdere il tutto e anche perchè ti voglio bene..
    Dai tifo per te e lo sai!
    Bacissimo e buon pranzo!

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    1. Cara Nella,
      sei cara come sempre e hai ragione. Il mio carattere malinconico e introspettivo mi ha sempre portato più a guardare e analizzare che a vivere e affrontare, ma da un bel po' di tempo che sto cercando di cambiare atteggiamento e, nonostante tutto, va meglio. Mi rendo conto che a volte, a guardarsi troppo l'ombelico (questa piacerebbe a La Ma), si perdono di vista le altre cose importanti come gli affetti e la famiglia, ecco, io sono su quell'orlo lì, tra il mio ombelico e il resto del mondo.
      La Fenice muore e rinasce e a me capita mooolto spesso.
      Grazie del sostegno e del tifo
      ti abbraccio forte

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  3. Ciao effe,
    conosco la musica e il ritmo... La figlia ormai è grande, ha 25 anni, ma le nonne sono tornate bambine e tu puoi immaginare cosa significhi. Una è alla casa di riposo conn alzeimher parkinso e sedia a rotelle e ultimamente faa pure fatica a deglutire i liquidi. L'altra è in casa e fa diventare scema me!
    La vita,.. si sale, si scende, si risale, si ridiscende... solo che passando gli anni si sale meno e si fa tanta più fatica a risalire.
    Come dice Nella, stringiti forte alla tua famiglia. Lei e tu dovete essere il centro del tuo mondo!
    Come dici Patricia...non chiudere il blog. Scrivi quando puoi e quello che vuoi. Noi siamo sempre qui pronte a leggerti e a scambiarci idee.
    Un bacione enorme! Pat

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    1. Che bello sapere che ci siete, che c'è condivisione e scambio, supporto e confronto. E' per questo che lotto con me stessa per non mollare il blog in questo momento un po' stanco, perché è il mio luogo, da condividere con voi.
      Hai ragione, la mia famiglia dovrebbe essere il centro e forse potrei essere più indulgente, in fondo un blog è un blog.
      Baci baci baci

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  4. Perché invece delle tue paturnie eterne, non ci racconti qualcosa di divertente dei tuoi bambini, della famiglia, del lavoro(visto che scrivi così bene)? Così potresti guardare il lato allegro della vita e godere di più di questa magica cosa che è la vita e che sono i tuoi figli. Bacetti

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    1. È quello che non mi sta più riuscendo... per questo scrivo meno e sempre un po' in modo paturnioso, è per questo che ho pensato perfino di chiudere il blog.
      Comunque, spero proprio di ritrovare lo sguardo distaccato e ironico sulla vita, più allegro e leggero, manca anche a me.
      Ti abbraccio

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  5. È stress da superlavoro! Fisico, mentale, emotivo...
    Prenditi tempo, continua a fare ciò che ti piace; ma non chiudere il blog!!!
    Potessi vederti con i miei occhi smetteresti immediatamente di mettere in discussione la tua autostima! Siamo tutte imperfette e arranchiamo dietro il quotidiano senza arrivare mai alla fine.
    È la vita, come dici tu...
    Baci baci e ancora baci.
    Fai la brava

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    1. Va bene, faccio la brava. È che vorrei essere fatta di una pasta di qualità maggiore ;-)
      Grazie e baci grandi e abbracci forti.

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  6. Mi fai sempre emozionare! Ho grande fiducia nella tua forza di ricrearti e rigenerarti. Mi sembri come uno di quei fiorellini che rinascono anche dalla roccia. Non ci provare a chiudere il blog, mi piace troppo leggerti, anche quando sei triste.
    Baci.
    Ketty

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    1. Che belle parole che mi hai regalato. Il Blog vuole vivere come la fenice vuole rinascere... ce la faremo. È un periodo con troppo poco tempo e possibilità di fermarsi a pensare e a scrivere, ma le idee me le appunto e appena potrò le farò diventar parole.
      Un abbraccio forte

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