mercoledì 17 maggio 2017

Faccio un salto al SalTo

Oltre il confine (che per il Salone del libro è un titolo bellissimo)
O forse sarebbe meglio dire che vado a Torino a far SALotTO. 
Perché diciamolo, i libri sono una scusa meravigliosa per questo viaggio. Io, in vero, vado a Torino per conoscere, incontrare e abbracciare amiche lontane, conosciute grazie ai social, per fare chiacchiere e confidenze, per realizzare il mio progetto di magia e intrecci Insta-blogger visit tour, per raccogliere energie e ispirazione.
I libri, il Salone saranno una cornice meravigliosa...
Non faccio anticipazioni, ti racconterò tutto al ritorno, anche perché è tardissimo e devo andare a dormire... domani si parte e ho da fare ancora il bagaglio.
Però una cosa voglio dirla. 
Il merito di questo viaggio, la scintilla che mi ha fatto organizzare questa avventura, è di Laura che a Natale, col Secret Santa di @acasadicindy, mi ha inviato due biglietti per il Salone, invitandomi a raggiungerla. 
Grazie Laura, non vedo l'ora di incontrare te e Fanella.
E poi vedrò Francesca (che mi ospita), Serena, Valeria, Katiuscia... e qui mi fermo, altrimenti ti rovino la sorpresa.
E tu fai un salto al SalTo?
Ti aspetto! 

lunedì 15 maggio 2017

I piccoli gesti di Enrica Mannari: finché la barca va 2017

Di quando esci dal guscio.
Di quando ti riaffacci alla vita, 
una vita che non sapevi più immaginare.

Si parla di comfort zone come di una zona di sicurezza, in cui ci si sente protetti, ma non è detto che sia un luogo positivo, anzi. 
Lo spiega bene Ilaria Ruggieri.
Io, la comfort zone, la immagino come un guscio, che protegge, sì, ma limita, è un cantuccio familiare in cui ci si rintana per leccarsi le ferite della vita, per sopravvivere alle tempeste, un porto per tirare i remi in barca per un po' o semplicemente per vivere, in attesa di momenti migliori. A volte è una sosta temporanea, per ritemprarsi prima di un nuovo viaggio, altre una lunga permanenza, capace di invischiare e bloccare, tanto da rendere difficile il distacco.
In ogni caso, quando sei pronta e decidi di uscire da quel guscio, sai che non sarà facile, che sarà una sfida.
Sai che devi lasciare la lagna facile e l'autocommiserazione, che devi rimetterti in gioco e rischiare. Perché, per andare in luoghi meno esplorati, una certa dose di rischio bisogna metterla in conto. 
Sai che devi attivare tutte le risorse che hai costruito negli anni, sai che hai bisogno di energia e allenamento alla speranza, sai che la bellezza e la poesia che hai coltivato, che la capacità di immaginare un futuro fanno parte del bagaglio per il nuovo viaggio. 
Traccia la rotta, prendi i riferimenti per orientarti e parti. 

venerdì 12 maggio 2017

La vita che verrà

Futuro.

Di stelle
accesi sono i tuoi occhi
Umidi di pioggia
i pensieri
La vita che verrà
di terra avrà il profumo
E di sogni.

venerdì 5 maggio 2017

365 giorni di sole #4: aprile e la forza della fragilità

Tra resitere e lottare
(agenda 365 giorni di sole, aprile visto da Francesca Quatraro)

La vita ha i suoi alti e bassi, le sue contraddizioni.
Tu cadi e ti rialzi, lo sconforto ti assale, ma poi torna l'arcobaleno, ti senti fragile, ma scopri di essere forte.
Ecco. Aprile è stato così. 
Giù e su.
E trovare il sole ogni giorno non è stato facile, ma proprio per questo è stato ancor più necessario cercarlo.
Trovare il conforto, la speranza e la forza di andare avanti, giorno dopo giorno, nelle piccole cose, nei fiori, nei segreti degli animali, nella bellezza della natura, nei colori e nella musica, è stato un modo per tenere accesa la fiamma nel cuore e non chiudermi completamente.
Tenermi attaccata alla vita, agli affetti, ai sogni, ai progetti e guardare avanti.
Resistere e lottare. 
Camminare e aspettare.
Amare.
Amare caparbiamente ogni momento.
Prendermi il tempo necessario.
E attingere alla forza che viene dalla consapevolezza della propria fragilità.