mercoledì 22 marzo 2017

I piccoli gesti di Enrica Mannari: adorabili demoni 2017

A spasso tra le ombre
Quando ti ho raccontato del progetto piccoli gesti di Enrica Mannari, non sapevo cosa avrebbe riservato il mese di marzo, quale aspetto del mondo interiore sarebbe stato affrontato.
Il tema è assai delicato, parla delle nostre ombre, di quello che ci fa paura, ma che fa comunque parte di noi. 
Una parte importante in cui non è facile entrare, che racconta chi siamo, che va esplorata per imparare a superare i nostri blocchi e per aprirsi alla vita in modo completo.
Sono disegnati con ironia e si chiamano adorabili demoni, così affrontarli è più semplice e magari anche trasformarli in preziosi alleati.
Ti presento i miei.


Adorabili demoni - disegno di Enrica Mannari
Rabbia: nasce dalla paura e dal senso di inadeguatezza nei confronti della vita, rabbia che mi infuoca e offusca la mente, che tira fuori il peggio di me. La rabbia della frustrazione e dell'impotenza, del sentirmi sola e senza risorse.
Voglio trasformarla in energia, grinta e determinazione, in una forza creativa che mi faccia reagire in maniera costruttiva quando sono in difficoltà. 

Paura: di non essere all'altezza, di non essere capace, di non meritare la felicità. La paura che diventa immobilità, incapacità di assecondare i cambiamenti, la paura che mi blocca e non mi fa realizzare progetti e sogni, che non mi fa vedere la strada, ma soltanto il buio del baratro in cui temo di cadere.
Voglio trasformarla in consapevolezza, saggezza e calma, una guida per i miei passi nel mondo e per fare le scelte migliori.

Cattiveria: è quella voce interiore che mi dice cose orrende, che ascolta la paura e alimenta l'insicurezza, che sussurra non sei abbastanza brava, non sei in grado, sei sicura di quello che dici?
La cattiveria che mi mette in dubbio, mi sbeffeggia, che non mi fa accettare le sfide e mina la mia autostima.
Voglio che diventi sano senso critico, che mi aiuti a fare valutazioni equilibrate, a prendere decisioni e a trovare le soluzioni ai problemi.

Insicurezza: si nutre di paura e cattiveria, mi fa vedere i limiti e mai le risorse, illumina il lato negativo, nascondendo quello che di buono c'è. L'insicurezza che mi fa fare un passo indietro e mi sottrae energia vitale, che mi scoraggia invece di spronarmi, che mi fa rinunciare in partenza, invece di farmi provare.
Voglio trasformarla in obiettività, nella capacità di vedere le cose per quello che sono, di tenere conto delle mie qualità e capacità tanto quanto dei limiti, per trovare le risorse necessarie ad affrontare le sfide. 

Mi racconti quali sono i tuoi adorabili demoni?

6 commenti:

  1. io al solito arrivo sempre tardi alle cose, ma menomale che grazie a te ci arrivo :PP

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    1. Ci sono cose per cui non è mai troppo tardi.
      Un abbraccio forte
      Francesca

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  2. Ciao Francesca,
    rabbia: quella che esplode improvvisa coome u n temporale estivo e mi fa dire cose brutte. Cerco di contare fino a tre ma dopo l'uno non vado mai :( Per questo preferisco scrivere
    Ansia: quella che mi fa fare pensieri brutti, he mi fa vedere sempre le cose peggiori. Che mi fa dire e se capitasse....
    Insicurezza: ma sarò capace? Ma ci riuscirò? Forse è meglio che rimandi ad un altro momento. Ecco! A furia di rimandare sono giunta alla soglia dei 56 per lanciarmi in imprese "folli": usare il pc, aprire un blog, pubblicare poesie e racconti.
    Timidezza: insieme all'insicurezza e all'ansia, mi ha sempre tarpato le ali. Dovessi parlare in pubblico morirei di vergogna. Per questo scrivo. Mi è più semplice e dico quello che a voce non direi mai!

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    1. Quante affinità! Per fortuna che riesci a tenerli a bada e a fare comunque tante cose ed esperienza attraverso la scrittura.
      Ti abbraccio Pat e grazie per la condivisione
      Francesca

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  3. Dunque... dunque... I miei adorabili demoni di questo periodo sono certamente:

    - la cazzimma: che deriva dalla completa incapacità di praticare la casalingaggine, specie da quando ho perso il lavoro e dovrei, in teoria, impegnarmi di più. La cazzimma è quella cosa che in casa mi porta a pensare: uffa, cha palle, ma che devo spolverare a fare ogni giorno, domani stiamo punto e accapo... E i tappeti? Ma che rogna! Li batto prossima settimana! (Meglio se potessi abbatterli definitivamente). E questa dispensa che è una giungla?...vabbè, tanto poi ci mettono mano i bambini...
    È insomma l'adorabile cazzimma che mi distoglie dalla sana abitudine del poco ogni giorno che leva la gran fatica di torno.
    Voglio uccidere la cazzimma e diventare una casalinga provetta. O ancora meglio, ritrovare lavoro e riprendermi la mia adorata signora che una volta a settimana dava il meglio di se e quando le avanzava tempo mi preparava pure la torta :P

    - l'anomia mammonica: che deriva sempre dal periodo costretto a casa che mi ha consentito di frequentare con più calma le mamme casalinghe delle scuola.
    L'anomia mammonica è quell'adorabile ma fastidiosissimo demone che mi fa partire con pregiudizio quando, io ed il mio nuovo giro di mammamiche, ci apprestiamo ad affrontare gli argomenti clou delle quotidiane conversazioni: il pediatra che non vale, i preparativi per la cena, le mutande nuove, la fantastita riunione dei prodotti tappnonsoche o del coperchio magico per le pentole. Ecco, vorrei tanto riuscire a godermi un pò di più questi momenti, ma l'anomia mammonica proprio non mi abbandona. Come demone è tosto e assai difficile da estirpare...

    - l'impazienza: che è sempre stato un demonello pronto ad addentarmi alle calcagna, ma che adesso (che stranamente avrei più tempo!) mi ha letteralmente posseduto.
    Non ho più la pazienza di attendere nulla: file, attese, turni alla cassa del super, incolonnamenti nel traffico, tempo di scarico di un film sul decoder Sky... Nulla! Ormai l'impazienza è parte di me.
    Dovrei riuscire a domarla e ritagliarmi dei piccoli spazi anche solo per delle letture extra, come facevo una volta...

    Ma tu, Franci, sei venuta a patti con i tuoi adorabili demoni? ^_^

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    1. Cara Irene, oltre ad avere anche io la cazzimma e quella cosa delle mamme (cui non intendo rinuciare) con i miei demoni ci sto lavorando e va un po' meglio. Ma mi sa che la strada è lunga 😉
      Un abbraccio forte
      Francesca

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