giovedì 9 febbraio 2017

Incursioni nel diario de la effe #1

Di penne e di ali.

La scrittura salva, la scrittura fa crescere e a volte anche volare.

Scrivere di sé, scrivere per sé e scrivere per gli altri sono eventi separati oppure cuciti con un unico filo, sono un salvagente oppure un aeroplano di carta, una mongolfiera e talvolta anche un sottomarino.

Da oggi nascono le "Incursioni nel diario de la effe", una roba pericolosa di cui ho maledettamente bisogno.
Parole scritte per me, pensieri, riflessioni, annotazioni sconclusionate, momenti della mia vita condivisi senza il filtro della "poesia del giorno dopo", che mi fa scrivere di me (e per gli altri) dopo aver guardato con distacco, dopo aver elaborato, dopo aver trovato il senso. 
Parole scritte di getto, che arrivano come la vita vera, un po' crude magari, scondite, al naturale. 
Esperienze di cui sento la fatica, in cui dopo trovo l'insegnamento, la bellezza, la poesia. 
Parole da cui nasce la consapevolezza di me.
Sei pronta? Io sì.

La settimana del "Prendila così".

Giornate strane e inconcludenti. Giro giro, a vuoto, o così mi sembra. Cerco di mettere qualche punto fermo, di realizzare anche solo un piccolo passo, perché i piani fatti non riesco proprio a portarli avanti.
Un po' è perché sono così, un po' è perché le energie dentro di me viaggiano allo sbando, confuse, e si disperdono in atti inutili.
Porto avanti, però, il progetto 365 giorni di sole, con soddisfazione e tenacia. Bene, questo mi basta. Tutto il resto verrà poi.
Stabilire le priorità giuste, scegliere e riassestare i programmi non è materia semplice.
Seguire la pancia o la testa? Questo è il problema. E nell'eterno dilemma la vita si consuma.

10 commenti:

  1. senza azione, il pensiero non serve. E arriva quella sensazione di vuoto, anche se riempito di tanti bei progetti. Sempre la pancia prima, poi la testa aggiusta. Un abbraccio

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    1. È che chi ha la testa che domina della pancia ha spesso paura, un po' perché è una pancia assetata di vita, un po' matta e pericolosa 😉 Il tentativo è farle parlare. Trovare una sintonia, un equilibrio.
      Ti abbraccio
      Francy

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  2. difficile scelta...pancia ... o testa? il giusto equilibrio come dici tu...mmmm difficile trovare anche quello. Io lo cerco incessantemente e mi dico che sto in realtà cercando un pò di "pace" . scusami pensieri sconclusionati i miei forse non sono neppure riuscita a spiegare quello che volevo dire...

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    1. Invece lo hai detto benissimo. Un po' di pace è anche smettere di cercare sempre qualcosa e lasciare un po' più che le cose scorrano e noi le si possa vivere per quello che sono, serenamente. È una sensazione che vivo anch'io, infatti penso all'equilibrio come all'armonia dentro di me e con il mondo.
      Ti abbraccio e ti ringrazio per aver condiviso il tuo sentire
      Francesca

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  3. Niente pancia e niente testa, seguire la vita invece e vedere dove ti porta.
    Un bacio, Francesca

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    1. Questa è un'arte vera e propria. Una conquista.
      Ti abbraccio forte
      Francesca

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  4. Io pancia...io istinto... io"semivieneinmentelofaccio"... uhm.. potrei quasi farne un hashtag ahahhaah
    Peccato che se non ci pensa la testa ci pensa la vita a ncasinarmi tutti i progetti.
    Questa settimana con la figlia fuori casa, il programma era di pulire a fondo come dico io tanto non dovendo uscire due volte al giorno di tempo ne ho... figurati tu se ci sono riuscita! Anche sul blog ci son stta poco e senza neppure fare cosa volevo,... e mi giranooooooo!!!
    Prendere la vita come viene. Bello! Ma ioo non sono capace, eterna don Chisciotte
    Bacio stella

    come hai visto, nemmeno al tuo nuovo hashtag sono riuscita a partecipare. Non ancora almeno uffffff

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    1. Patricia lo so che sei un'istintiva e sei bella così.
      Non fare troppo veleno però. L'hashtag ti aspetta e anche io.
      Ti abbraccio forte forte
      Francesca

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  5. mmmmmmhhhhhh... No, seriamente, ma quando ci incontriamo? Ho bisogno di abbracciarti di persona. TU, sì, PROPRIO TU, sei la mia anima gemella: un'altra me non so quanto lontana da me! Mi sto commuovendo, Francesca (snniiifff). Ormai è quasi una consuetudine: tu scrivi quello che io non riesco più neppure ad esprimere. GRAZIE. GRAZIE. GRAZIE. Grazie Amica, non importa se solo virtuale <3

    p.s. però vediamoci qualche volta...

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    1. Irene, che regalo meraviglioso sono le cose che mi scrivi. Se le mie parole risuonano dentro di te, per me è una cosa bellissima; spero possano darti l'opportunità di restare in contatto con quella parte di te che ora non riesce a esprimersi. Ti auguro davvero di riportarla a galla, di tenerla stretta. Io sono qui e se vuoi possiamo anche sentirci, scrivimi una email e ci scambiamo il numero di telefono 😊. E poi certo che possiamo incontrarci!
      Ricambio l'abbraccio e ti ringrazio ancora, perché la vicinanza è un dono reciproco e rende felice e grata alla vita anche me.
      Francesca

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