lunedì 16 novembre 2015

Un pomeriggio promozionale e un'epifania

Di fallimenti e conti che non tornano.
La effe per natura è curiosa, di tutto, anche di cose lontane dalla sua sfera. Ieri pomeriggio ha accompagnato sua cognata a un incontro promozionale di una notissima azienda di vendita diretta. Uno di quelli in cui ti spiegano un sacco di cose sulle imprese e sull'imprenditorialità, sulla crisi e la ripresa, con tanto di grafici e percentuali, in cui ti spronano ad avere fiducia in te e nella possibilità di decidere del tuo futuro, del tuo successo, in cui ti dicono che puoi cambiare la tua prospettiva lavorativa con l'impegno e la determinazione. 
Un'iniezione di fiducia, di motivazione e di intraprendenza, che vale per tutto, in fondo, a prescindere da quello che fai o che farai.
Un'occasione di confronto e riflessione.
Si sono divertite, hanno ascoltato, commentato e valutato strategie, hanno anche mangiato un sacco di biscottini al coffee break, cosa davvero non trascurabile.
A casa, poi, ripensando ai concetti di successo e fallimento, facendo una rapida analisi della sua vita, la effe ha avuto un'epifania, di quelle che arrivano quando meno te lo aspetti, mentre guidi o stiri (perché la effe continua a stirare di notte), di quelle che ma non potevo pensarci prima?  

Il fallimento è il mancato raggiungimento di un obiettivo che ci si è prefissati, quindi, se non si riesce a ottenere un risultato su qualcosa di vago, indefinito, su qualcosa che non si possa nemmeno chiamare progetto, in realtà, non si può dire di aver fallito
In altre parole, prima bisogna stabilire l'obiettivo, poi pensare a cosa fare per raggiungerlo e fare del proprio meglio, solo alla fine del percorso si potrà dire se ci si è riusciti o meno. 
E allora, molti di quelli che nella sua vita ha considerato come fallimenti, guardati da questa prospettiva, in effetti non lo sono, e vanno annoverati in altre categorie, come quella dei progetti non progettati, dei desideri non espressi, degli errori di valutazione, degli imprevisti. Non che non ci siano stati fallimenti, anzi, ma sono in minor numero e già questo è confortante.
E' andata a dormire col cuore più leggero e con la consapevolezza che, se non si prefigge degli obiettivi precisi, è inutile e controproducente tirare le somme di conti che non possono tornare. 

13 commenti:

  1. Questo post mi piace. Vedo anch'io le cose da una diversa prospettiva ora. E capisco che in realtà di progetti veri e propri non ne ho fatti quasi mai...
    Grazie.

    Maira

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    1. Allora coraggio! Fai i tuoi progetti e metticela tutta per realizzare i tuoi obiettivi, puoi farcela.
      Un abbraccio e grazie a te per questo riscontro.
      la effe

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  2. Credo proprio che la Effe abbia ragione, sai... :)
    Non tutto quello che noi consideriamo fallimentolo è in realtà. A volte sono abbozzi di progetti non progettati che vengonno abortiti.
    I progetti richiedono impegno, costanza idee e noi non sempre le mettiamo perchè forse, in fondo in fondo, quel "progetto" non ci st a poi così' a cuore.

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    1. Lo dobbiamo ricordare quando vogliamo cominciare qualcosa e quando, alla fine, facciamo il bilancio. Altrimenti ne conteremmo davvero tanti di fallimenti.
      Baci
      la effe

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    2. E questo significa anche essere più obiettive nel giudicare noi stesse. Essere meno severe ma più realistiche.
      Ciao stella!

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  3. In ogni caso i fallimenti sono comunque parte del processo di crescita. L'importante è rialzarsi, non "non fallire" . Forse bisognerebbe solo imparare a colpevolizzassi un po mrno ( e questo lo dico anche a me)! Un abbraccio Cara!

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    1. Penso anch'io che colpevolizzarsi non serva e che dagli errori ci sia sempre da imparare, che dopo un fallimento si debba andare avanti a testa alta.
      Grazie
      un abbraccio a te

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  4. Ecco una buona notizia! Anzi una buona illuminazione...hai acceso una lampadina pure dentro il mio stanzino buio buio, dove il mio senso di colpa gratta gratta la parete e sussurra "rimpiangiiiiiii...."
    Adesso lo guardo in faccia e gliene dico 4 finalmente!
    In fondo se devo dirmela tutta pure io non è che abbia mai progettato a tavolino nulla eh...
    Ma la tua riflessione me la ricorderò quando serve, la tengo con me!
    Un abbraccio cara effe <3 <3 <3

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    1. Non potevo non condividere questo momento con voi. :)
      Io ho lottato contro i sensi di colpa, li ho praticamente aboliti nelle dinamiche familiari, ma il colpevolizzarsi per i presunti fallimenti professionali o personali non lo avevo ancora affrontato.
      E' una considerazione che ci può far vedere in maniera meno tragica il nostro percorso di vita e, dall'altra parte, ci può spingere a trovare il modo per riuscire in quello a cui teniamo, perché non dobbiamo temere il desiderio di avere successo.
      Ti abbraccio

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  5. Adorabile, non faccio mai preventivi ne di vita ne di progetti da realizzare..sono una svagata( avevo un uomo che ci pensava..) mi affido al caso, al destino a volte faccio centro, a volte crollo decisamente ..eppure sul lavoro sono veramente " la vecchia Germania" com'è 'sta storia sullo sdoppiamento di personalità?
    Ti stringo forte!

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    1. Sei incredibile! Una donna speciale piena di una forza straordinaria, anche se non ne sei convinta. Ci credo che sul lavoro sei così brava.
      baci e un abbraccio grande
      la effe

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  6. Interessante prospettiva, soprattutto per una come come me che vive sempre tutto come un fallimento e che si fa sempre troppi problemi! Baci

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    1. Guardare le stesse cose con altri occhi, da una prosettiva diversa spesso è una salvezza ;-)
      Ti abbraccio

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