mercoledì 17 giugno 2015

Io non ho paura

Le epifanie sono bagliori improvvisi che rischiarano il buio del cuore e l'oscurità della mente, sono tiepidi raggi capaci di dissolvere la nebbia che avvolge la nostra sicurezza, sono momenti di scoperta e quando si materializzano portano un senso di pace, se siamo pronti ad accoglierli.
In un momento buio della sua vita, la effe si è sentita tanto sperduta e fragile da lambire l'orlo di un baratro che si affacciava su un destino triste e vuoto. Il suo sguardo spesso si perdeva in un orizzonte annacquato e riaffiorava sull'immagine della donna che sarebbe potuta diventare, un'anima derelitta, sporca, arruffata, seduta sulla panchina di un giardino pubblico, intenta a dar da mangiare ai colombi. Un personaggio da leggende metropolitane, con un passato oscuro e doloroso, in cui il sottile filo della normalità è stato reciso, trasformando un destino sereno e tranquillo in una vita di solitudine e vagabondaggi.
Quando è emersa da quelle tenebre melmose, ha portato con sé la consapevolezza della fragilità dell'esistenza di ciascun essere umano e ha cercato di tenere sempre a mente quanto fosse labile il confine tra normalità e deriva.
Si è aggrappata alla concretezza della vita, ha cercato risposte in progetti che le dessero stabilità, che la ancorassero alla realtà, perché la paura di volare via, di perdersi ancora, era uno spettro silenzioso e potente.
In una nuova fase della sua vita, ha incontrato il blue di altri giorni fragili insieme alla gioia profonda e squassante della maternità. Ha provato ancora la difficoltà dell'agire, il blocco del fare, ma si è fatta forza ed è andata oltre, cercando una dimensione in cui completarsi, un modo per esprimersi, qualcosa su cui contare e in cui investire le sue energie. Un lavoro, una passione, un progetto da accudire e in cui crescere. 
Ha spesso avuto paura di perdere quel salvagente e di perdersi, ha spesso temuto di ritrovarsi, incapace di muoversi, a guardare l'orizzonte con l'occhio vacuo.
E ora, che le sue aspirazioni sono state deluse, che da tempo l'instabilità minaccia la sua esistenza, che il futuro lavorativo è avvolto nella nebbia, che il baluardo potrebbe cadere e che vive spesso crisi esistenziali (a dispetto dell'età e dell'essere madre di due figli tutti da crescere), non ha più paura.
Non teme di ritrovarsi su quella panchina a dar da mangiare ai colombi, non ha paura della sua fragilità, ha imparato a conoscerla e a blandirla, ha imparato a conviverci e comunque sente di avere delle risorse interiori che prima non aveva... e nuove prospettive in cui credere.

5 commenti:

  1. "Articolo interessante! Per coloro che sono interessati alla gravidanza e alla maternità surrogata consiglio visionare il canale: https://youtube.com/channel/UC2QFjkLnFGyEfQtr9Pjgnug. Mio figlio è nato grazie a una madre surrogata, quale abbiamo scelto nella clinica del Prof Feskov Human Reproduction Group. Siamo soddisfatti dai trattamenti rivevuti, hanno una vasta banca dati di madri surrogate, tutte provate e al 100% sane, sia fisicamente che mentalmente. Inoltre, il prezzo è ottimo e non ci sono problemi e ostacoli per quanto riguarda il ritorno a casa e nella formalizzazione dei documenti necessari. Ci hanno dato il senso nella nostra vita❤️"

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