venerdì 26 giugno 2015

Le ricette del cuore #1: spaghetti al tonno

Ecco la prima ricetta della nuova rubrica, nata nella mente de la effe una sera, alle prese coi fornelli per la cena, evocata da un profumo magico e presentata in un piccolo post qualche giorno fa. 

C'è una ricetta cui la effe è profondamente legata, quella che le ricorda gesti semplici e precisi, mani anziane e segnate dal tempo e dal lavoro, mani che per lei sono state piene di affetto, vecchie pentole di alluminio deformate, una casa con i centrini sotto i vasi e un odore indimenticabile nei cassetti.
E' la ricetta degli spaghetti al tonno di nonno Giovannino. 
Una preparazione fatta con sacralità, nelle fasi e nella scelta degli ingredienti, pochi e insostituibili, semplici e forse in apparenza poveri.
Una ricetta che non concede variazioni sul tema, neanche se la si sta preparando nella savana della Namibia, sotto un'acacia a ombrello, su un fornellino da campo.
Una ricetta che evoca sicurezza e cura, amore e dedizione, che la effe riserva ai momenti in cui ha bisogno di coccolarsi e di sentirsi protetta.
E' il profumo del burro che abbraccia le cipolle a sembrare una carezza affettuosa, poi arrivano i capperi, piccoli e tondi, che danno brio col tocco d'aceto e, infine, il tonno, appena il tempo di scaldarsi e amalgamarsi al resto.
Gli spaghetti devono essere al dente e vanno fatti saltare col condimento e un po' d'acqua di cottura, perché non risulti secco, mentre il pepe nero, macinato al momento, regala un tocco esotico.
E così si può tuffare nei ricordi d'infanzia, ritrovare il sorriso misurato e gli occhi azzurri del nonno, la sua voce e i suoi racconti, una vita vissuta tra la guerra e le difficoltà, e una dolcezza un po' ruvida, tirata fuori soltanto per lei.
Questi profumi e questi sapori le regalano la certezza che, anche dopo una lunga giornata, c'è una sfera di serenità e sicurezza che riesce ad avvolgerla e a darle conforto.

mercoledì 24 giugno 2015

Certezze

La effe sa per certo che è cominciato un periodo di duro lavoro, mentre gli altri pensano alle vacanze lei sa che le sue sono lontane.
Sa anche che verrà messa alla prova da nuove sfide, da attività mai fatte prima che le mettono un bel po' d'ansia.
I problemi, si sa, non vengono mai soli e così, con tutte le cose che ci sono da fare al lavoro, non può non rompersi strumentazione varia, con tutte le rogne che ne possono seguire.
Tra qualche giorno i nini andranno al mare con La Ma. La effe sarà più libera, avrà meno pensieri, potrà lavorare di più, ma è sicuro che le mancheranno da matti, che le verrà la nostalgia e che non basteranno le foto su whatsapp.
Forse potrà concedersi qualche uscita, un cinema, buone letture... sempre che non le tocchi lavorare anche di notte.
Insomma, di certezze ne abbiamo?
Per la effe, l'importante è che ci siano.

domenica 21 giugno 2015

10

Ti ha portato un sogno d'estate, grandi speranze in un tenero scricciolino. 
Sei entrata nel mondo con delicatezza e io lì a tenerti tra le braccia, insicura, inesperta.
Ti guardavo, passavo il tempo a guardarti, incredula.
Quanta strada fino a oggi, 10 anni di passi insieme, di rincorse per cercare di non restare troppo indietro ai tuoi cambiamenti.
Ti guardo anche oggi e ancora non mi capacito che sei mia figlia, che sono la tua mamma.
Sei un fiore che sboccia, un fiore di cactus direi.
Sei bella, ma l'inquietudine e l'insofferenza della giovinezza si affacciano sul tuo volto punteggiato di delicate efelidi. 
Il tormento si affianca all'allegria del tuo essere bambina.
Guardi il tuo futuro con gli occhi che brillano e cominci a chiederti come sarà.
Mi sfidi, metti alla prova il nostro rapporto, guardi dentro di me per avere risposte, capire. A volte sono cruda e ti spiazzo, sono dura.
Vederti crescere è un'avventura anche per me e mi spaventa, perché mi chiedo come fare per accompagnarti e sostenerti, guidarti e darti gli strumenti per prendere in mano il timone della tua vita e mantenere la rotta.
Quanti errori può fare una madre per paura di non fare abbastanza?
Intanto oggi festeggiamo questi 10 di anni speciali, pieni di felicità e di te, Nina mia.
Buon compleanno.

sabato 20 giugno 2015

Le ricette del cuore

Qualche giorno fa mi è venuta una nuova idea, inaspettata, di quelle che mi vengono mentre cucino, una sorta di folgorazione. E' bastato un profumo, un ricordo e la voglia di scriverci su qualcosa è stata immediata.
E così ho pensato di farci una piccola rubrica: le ricette del cuore... e dell'anima, aggiungerei.
Sulla scia dei profumi e dei sapori che evocano momenti della vita, soprattutto dell'infanzia, che riportano alle persone care, che racchiudono ricordi speciali, attimi preziosi.
Non me ne vogliano le vere foodblogger, non penso nemmeno lontanamente di competere con loro, non me ne vogliano i lettori, perché non ci saranno vere ricette, con la lista precisa degli ingredienti, le quantità, i tempi, né le foto. Sarà soltanto un viaggio sensoriale nelle preparazioni a cui sono più affezionata, a cui sono legati i ricordi di una vita.
Tutto è nato dagli spaghetti al tonno...

mercoledì 17 giugno 2015

Io non ho paura

Le epifanie sono bagliori improvvisi che rischiarano il buio del cuore e l'oscurità della mente, sono tiepidi raggi capaci di dissolvere la nebbia che avvolge la nostra sicurezza, sono momenti di scoperta e quando si materializzano portano un senso di pace, se siamo pronti ad accoglierli.

domenica 14 giugno 2015

La lumaca

Lumaca lumachina


Ehi tu, lumaca, dove vai?
Con la tua scia di cometa bavosa
Il tuo piede che avanza sull'erba
Il rifugio per i momenti difficili.
Ehi tu, lumaca, che tutto sei fuorché lenta, dove avresti voluto andare? 
Ora sei finita nel "barillo" di Nino, insieme alla cimicetta, al ragnetto, al coleottero e all'altra lumaca.
Ti porterà in giro, ti guarderà curioso, ti maneggerà, ma io cercherò di vegliare su di te e sugli altri poveri malcapitati e di fare in modo che non vi capiti nulla.
Ti lasceremo di nuovo andare, alla fine, ma non sarà semplice convincerlo. Magari proverò a dirgli che devi andare dalla tua mamma, di solito funziona, di solito...

sabato 6 giugno 2015

365 beauty around me #5: maggio

La mia terra
Uno sguardo lieve e affettuoso.
Fiori che sbocciano e formano nuvole, rose che esplodono nella loro meraviglia, cieli scuri e temporali improvvisi. 
La bellezza nel tempo che passa e che cambia il mondo intorno a te, le stagioni che si susseguono...
Fiori che sfioriscono, alberi che si riempiono di foglie e non vedi più il cielo attraverso i rami... la primavera che lascia il posto all'estate.
La bellezza delle tue radici, dei luoghi del cuore, della tua terra, di sentirsi accolti, a casa.
La bellezza è un esercizio, è materia evanescente e mutevole, è conforto, salvezza e quando non riesci a vederla ti chiedi cosa ci sia che non va.
Perché la bellezza è anche nel tuo sguardo e, quando questo si offusca, credi che anche la bellezza possa dissolversi...
Le foto di maggio...

Questione di peli bis

I peli (quelli superflui), si sa, sono una grande ossessione per le donne, ma anche per alcuni uomini. Vengono combattuti con tutti i mezzi, fin da quando la tenera peluria infantile si trasforma in un vello scuro sulle gambe, e in certi casi anche sulle braccia, per non parlare dei cespuglietti sotto le ascelle, dei baffetti e di quei peli screanzati che fanno capolino dal costume. Ceretta, rasoio, pinzette, epilatori elettrici, sistemi di depilazione definitiva, riti magici, a ciascuno il suo rimedio. 
All'avvicinarsi dell'estate, poi, diventa essenziale prepararsi, metti il caso che c'è l'occasione di andare al mare o che ricevi un invito? Che si fa? Si declina con una scusa? Che poi tutti capiscono che non sei depilata, perché con 30 gradi all'ombra e un mare da favola ci sono poche scuse che reggono. 
La prima ceretta non si scorda più, le rasoiate date male in qualche caso hanno lasciato il segno, le corse all'ultimo minuto dall'estetista, dicendo che è questione di vita o di morte, e il ricorso al fai-da-te, con tragici risvolti, sono scolpiti nella memoria un po' di tutte...
Che poi ci sono le donne che ci pensano tutto l'anno, perché il pelo è brutto anche sotto i jeans oppure oddio non mi posso far vedere così al primo appuntamento oppure ancora mio marito non sopporta i peli  e quelle che, come la effe, se ne ricordano il giorno prima di andare al mare e durante l'estate, mentre per il resto dell'anno vivono una sorta di orgoglio peloso nonché di pigrizia estetica per cui tutto tempo buttato quello passato a lottare contro i peli.
Dopo esperienze varie e grande noia, la effe tempo fa si fece un regalo grandioso... il non pensarci più. Per una pigra e sciatta, cosa c'è di meglio che eliminare il problema alla radice? Depilazione definitiva. 
Mai investimento è stato migliore! Con sacrificio e impegno ha fatto le sedute e ha conseguito un ottimo risultato: può andare al mare la prima volta anche decidendolo cinque minuti prima di uscire di casa. Piuttosto non trova le ciabatte, ma problemi di peli superflui non ne ha più.
Ora, andare all'asilo di Nino, trovare la maestra che se la ridacchia e che le dice "Posso farle vedere un disegno?", vedere delle figure umanoidi con delle strane lineette tutto introno al corpo e apprendere che "Questa è mamma, questo è Nino, questo è papino e tutti i trattini sono i peli che mamma ha sulle gambe, mentre papà non li ha" che effetto può fare?
E la chiudiamo qui.

venerdì 5 giugno 2015

Bilancio di un ponte

Prima che l'effetto svanisca, la effe sente il bisogno di fissare questo momento positivo, frutto dei giorni appena trascorsi. 
Prima che il quotidiano prenda il sopravvento, è doveroso ricordare quanto un po' di vacanza faccia bene al corpo e all'anima.
Niente di particolare, solo belle giornate, senza stress e scadenze di lavoro, in discreta armonia col mondo dentro e fuori, al mare, al sole, in pace.
In realtà, la cosa speciale è stata vivere con pienezza il momento... decidere di andare al mare, andarci e stare bene. Restare a casa e stare bene. Fare lo stretto indispensabile o dedicarsi a qualche attività un po' trascurata. Uscire, camminare e stare bene. Non avere la testa piena di problemi, non perché siano spariti ma solo per averli accantonati e relativizzati.
Lavoricchiare anche, ma senza assillo, con gioia e piacere che da tempo non provava.
Ma diciamolo, la effe ha avuto un regalo stupendo, una giornata in spiaggia con Nino (Nina era al campo scout), la zia R. e le sue bimbe... niente mariti, niente lamentele, bambini a sguazzare e mamme a prendere il sole e a chiacchierare. Un paradiso.
Ma quando ricapita? 
 

martedì 2 giugno 2015

99 moments of pleasure 41

mare mare mare
Giornate di mare, sole e relax che ti regalano un'inaspettata serenità, una pace interiore e una leggerezza che non sapevi proprio sarebbero arrivate.