venerdì 13 febbraio 2015

Le letture de la effe: prologo

Per cominciare, meglio mettere in chiaro che tipo è la effe per quanto riguarda la lettura e i libri, tanto per non creare aspettative sulla nuova rubrica che potrebbero essere disattese.
La effe è una che alla frase leggilo, è un classico come primo istinto vorrebbe scappare (e per molti anni lo ha fatto), detesta leggere a comando (al liceo era una battaglia ogni volta*), può scegliere un libro perché le piace la copertina ma anche il profumo, ama i saggi, li compra ma non li legge (è il concetto di saggio che conta), è stata appassionata di Agatha Christie, ha letto e amato Il Signore degli anelli da grande, leggerà Guerra e Pace se dovesse ritrovarsi in un soggiorno coatto e La recherche di Proust se il soggiorno dovesse prolungarsi per molto tempo, ama le storie di vita, soprattutto di donne, le scrittrici indiane e sudamericane, la poesia e le storie d'amore tormentate, da Romeo e Giulietta ad Anna Karenina, fino a quelle dei giorni nostri, ama le parole e perdersi nelle pagine, lasciarsi incantare e trasportare lontano.
Nel suo essere piena di contraddizioni, ma coerente con sé stessa, passa giorni immersa in un libro e mesi senza aprire pagina, compra libri che non legge e fa razzie nella libreria de La Ma, presta libri che poi ricompra e regala i titoli più amati.
Non so cosa ci si possa aspettare dalla sua rubrichetta, quel che è certo è che non sarà regolare e che parlerà di libri, ma soprattutto di lei, perché la effe legge e scrive soltanto quello che le risuona dentro.


*Tipo che Il nome della rosa di Umberto Eco, assegnato durante le vacanze di Natale del 1992, è stato un po' letto e un po' ne è stato visto il film; I Vicerè (Federico De Roberto), dell'estate del 1994, lo hanno letto tutti i compagni di classe e lei, per la vergogna, si è chiusa in casa in pigiama, la settimana prima dell'inizio della scuola, calcolatrice alla mano, per finire il bel tomo in tempo (e alla fine le è anche piaciuto).

18 commenti:

  1. Non si può leggere un libro solo perchè si è obbligati. Cosa resta dentro?
    Un libro ci deve chiamare... deve dirci ehi, tu... sono stato scritto ancche per te.

    Non sono matta, effe! Solo un poco... :)) però io i libri li scelgo ad istinto. Per questo dico che sono loro a scegliermi e non il contrario.
    Posso forzarmi a leggere un libro, consigliarmelo caldamente ma se non mi ispira,... è inutile. Non lo leggo. O magari non lo leggo in quel momento. Poi, dopo anni lo vedo, lo compro, lo divoro.
    Quindi non ritenerti fuori dal mondo.. e poi se lo sei, ti tengo compagnia volentieri!


    ps a non vedere il film il nome della rosa ci hai solo guadagnato. Al di là di Connery che come attore è indiscutibile, il film non aveva niente a che fare col libro. Il 50% di affinità che per me corrisponde a niente.
    Quanto al Signore degli anelli l'ho adorato. Letto ben due volte e sempre con piacere
    Ciao e buona serata

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    1. A scuola assegnano letture che non sempre piacciono. E magari ci devi fare pure la relazione, abbinamento nefasto. Solo questo ti fa passare la voglia di leggere.

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  2. Da quanto leggo sul kindle...compro e scarico molti più libri di quelli che in realtà riesco a leggere, talvolta è diventato una specie di acquisto compulsivo :-(

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    1. Anche in libreria può accadere... ogni tanto me ne torno con la busta piena, ma non sempre leggo tutti i libri che compro. Se passa il momento magico può passare anche parecchio tempo.

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  3. Come prologo promette bene!
    Mi piace quando scrivi di te...

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    1. Grazie! Il prossimo post della rubrica sarà su un libro, promesso, ma una piccola introduzione mi è venuta spontanea :-)

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  4. Beh leggere è meraviglioso appunto perchè puoi farlo quando e come vuoi.
    Niente di peggio di una lettura obbligata.
    Ce l'ho a morte con i Promessi sposi, per quanto siano un capolavoro, dalle scuole superiori...

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    1. Spesso a scuola ti fanno odiare leggere e anche alcuni libri diventano incubi. Non si può obbligare a leggere e comunque, se un libro non piace, non si può essere obbligati a finirlo.

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  5. Come ti capisco mia cara ..io vado a raffica..o leggo tre libri assieme o sto lunghi periodi senza toccarne neppure uno..a parte , per forza , quelli musicali...
    Bacione con il temporale!

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    1. La lettura è così, un tango appassionato e struggente.
      Un bacio a te

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  6. Mi rivedo in quello che scrivi! Sono curiosa di leggere la tua nuova rubrica...non farci attendere troppo ;)

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    1. Sto scrivendo a fatica, la vita quotidiana è un po' che mi assorbe molta energia. Anche a me va di sperimentare, però. Mi darò da fare prima di accumulare arretrati anche nel Blog. ;-)

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  7. La Recherche è un libro difficile lungo una vita, bisogna avere tempo per immergersi in una scrittura raffinata e in un mondo lontano e in migliaia di pagine di non facile lettura. Guerra e pace è una meravigliosa storia d'amore, quando si comincia non si smetterebbe mai.L'ho letto a 13 anni, nascondendolo nei libri di scuola, fingendo di fare i compiti, saltando quasi tutte le parti che riguardavano la guerra. Mi sono sempre ripromessa di rileggerlo senza saltare nulla, verrà il tempo che riuscirò a farlo. È un libro che non può mancare nella propria vita, non perché è un classico, ma perché è bellissimo.

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    1. Diciamo che Proust lo lascio per la galera e Guerra e Pace lo leggo prima. Ma sì, potrei farcela.
      Comunque la storia dei classici è un'altra di quelle storture in cui sono inciampata, ma in fondo non mi ha tolto il piacere di leggere e mi ha portato a trovare la mia strada e i miei gusti. In fondo, qualche classico l'ho letto per gusto e qualche novità l'ho portata anche in famiglia. Mma Ramotswe l'ho incontrata prima io.
      bacetti

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  8. che meraviglia questa idea di un diario di libri... credo che i libri che leggiamo possano risuonare nella nostra vita in modo determinante, a me cambiano l'umore, acuiscono le percezioni...io ne ho uno cartaceo :) aspetto di leggerti...

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    1. Sarà un modo per raccontare il mondo interiore de la effe attraverso le sue letture o almeno un tentativo. Mi piace l'idea di sperimentare.

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  9. Idea adorabile raccontata squisitamente. ;-)
    Ketty

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