giovedì 31 luglio 2014

Realizzazione

Per la effe, la questione della realizzazione personale è sempre stata importante, una cosa seria, attorno cui arrovellarsi e per la quale incasinarsi la vita.
Lasciando da parte gli stereotipi e l'eterna questione femminile del dualismo famiglia/lavoro, la realizzazione è materia complessa e la effe non la vede come un problema di scelta.

mercoledì 30 luglio 2014

99 moments of pleasure 12

Ritrovare, ormai disperata, in un'agenda del 2012 conservata 'forse-un-giorno-servirà', il codice d'accesso personale di un sito, necessario per inoltrare una domanda in scadenza. Non ti salva la vita ma ti risolve un sacco di problemi!

martedì 29 luglio 2014

99 moments of pleasure 11

Depennare dalle interminabili liste delle cose da fare quelle portate a termine (e non importa se l'obiettivo sia stato raggiunto egregiamente o incespicando qua e là).

lunedì 28 luglio 2014

Perché vado ai funerali

C'è chi fugge dai funerali, anche quelli di qualcuno vicino, c'è chi ci va, anche se non è molto vicino a chi non c'è più.

Io vado ai funerali per salutare chi se ne è andato, per dire a chi resta che non è solo, perché la morte fa parte della vita, per riflettere, per condividere il dolore e affrontare anche quello che mi porto dentro, perché la morte mi fa paura e la voglio esorcizzare, perché la morte è un pensiero frequente ed è sempre meglio prepararsi, anche se pronti, in vero, non lo si è mai.

Io vado ai funerali pensando a come sarà il mio, a chi ci sarà e se potrò vederlo o sarò così morta da non poterci essere.

domenica 27 luglio 2014

Se avessi una bacchetta magica...

1) Stirerei, piegherei e metterei a posto tutto il bucato che ho lavato in questi giorni con un paio di tocchi fatati.

2) Metteri in ordine tutta la casa, ma proprio tutta.

3) Cucinerei un pranzo speciale.

4) Farei i bagagli per le vacanze in men che non si dica.

5) Laverei la macchina e le farei fare la revisione.

6) Sbrigherei tutte le incombenze che mi attendono con rapidità ed efficienza.

7) Mi farei un taglio di capelli magnifico e una tinta fantastica.

8) Farei molte altre cose che ora non mi vengono in mente.

E voi, cosa fareste con una bacchetta magica?

sabato 26 luglio 2014

99 moments of pleasure 10

La quiete dopo la tempesta... ma anche prima.

5 giorni da brivido

La vita de la effe, ogni tanto, assomiglia al "bruco mela", un mini rollercoaster per bambinetti, in voga quando era piccola e che le faceva venire i capelli dritti e la faccia verde, altre volte sembra la ruota panoramica, altre ancora la gita in barca a remi sul lago.
Gli ultimi cinque giorni sono stati così, un giro sulle montagne russe, che ancora la nausea non le è passata.

giovedì 24 luglio 2014

La cosa giusta

Fare la cosa giusta spesso è doloroso, per chi la fa e per quelli che gli sono intorno.
Intanto, l'ha deciso, contro il parere di alcuni, senza il parere di altri ha fatto il passo, era convinta che non potesse fare altrimenti pur sapendo che avrebbe sofferto e fatto soffrire.
Ha fatto la cosa giusta e ora è lì, sola a piangere perché domani dovrà affrontare la situazione, parlare, accogliere la reazione, consolare, spiegare, prendersi la rabbia inevitabile.
Intanto ha fatto la cosa giusta, non poteva fare altrimenti.
Di cose giuste e dolorose la effe ne ha fatte diverse nella sua vita, non senza pensare che a volte fossero giuste soltanto dal suo punto di vista.

domenica 20 luglio 2014

Io stiro di notte

Dopo un fine settimana intenso, piacevole nonché impegnativo, la effe ritorna a casa, disfa in modo straordinariamente efficiente il bagaglio (anche grazie alla collaborazione del marito, "quanno cè vo cè vo"), sistema alla meglio la casa abbandonata il giorno prima in modalità fuga, mentre sono tutti piazzati davanti alla salvifica mamaTV. 
Lava e stende n paia di pantaloncini e 2n + 1 t-shirt, acquistati di fresco per il mitico campo scout della Nina, ritira i bucati messi ad asciugare, piega quello che non si deve stirare e ripone i vestiti stirati la settimana passata.
Scrive un po' che ha nostalgia, vaga tra i suoi blog preferiti, ne esplora di nuovi (ce ne sono tanti veramente carini!) e si prepara a una sessione straordinaria di "stiro del bucato", per poter affrontare con dignità la settimana, invece di mandare tutti in giro con le grinze. 

sabato 19 luglio 2014

99 moments of pleasure 9

I caldi e oziosi pomeriggi estivi, nella fresca penombra della casa, con le cicale di sottofondo e un cucchiaio di nutella, sgraffignato dalla dispensa di nascosto da tutti (anche oggi come in gioventù).

venerdì 18 luglio 2014

Girilli

"Guarda, mamma! Papino ha preso i girilli dal laghetto!"

"Carini i girini! Poi si trasformeranno in rane. Attento a non dargli troppo fastidio."

"Si, mamma. Tu però vai via."

Silenzio

"Mamma, ho meccolato i girilli!"

"Nino! Lasciali stare! Resto con te, così vedo anche io che fanno i girini e cosa fai tu."

"Mamma, ma perché i girettini mangiano la vacchetta?"

"I girini non mangiano la vaschetta, aprono la bocca."

"Mamma! Hai visto? Perché fanno vrrr nella mano?"

"Se li prendi nella mano cercano di scappare e muovono la coda."

"Ma vogliono andare dalla loro mamma."

"Beh! Per tornare dalla mamma dobbiamo rimetterli nel laghetto."

"Ma sono io la mamma!"

Nell'educazione dei nini, a casa della effe, sono imprescindibili le esperienze a stretto contatto con la natura, le piante e gli animali.
Le rane nel laghetto sono l'attrazione scientifica del momento, soprattutto per il piccoletto, tutto compreso nel ruolo di "mamma dei girilli". Va in giro per casa con una vaschetta, in cui sono malauguratamente "capitati" 5 girini di una nutrita popolazione che abita il laghetto nel giardino. Sotto l'attento e compiaciuto sguardo del padre (lo-facevo-anche-io-alla-sua-età) e quello un po' più repressivo della effe (non-ti-leccare-le-dita-dopo-aver-toccato-i girini), Nino sperimenta la sensazione di occuparsi di questi animaletti, li tocca, li guarda, mescola l'acqua torbida e li nutre, non si sa bene con che cosa. 
Aspetta il momento in cui diventeranno rane e cominceranno a saltare da tutte le parti, la effe un po' meno.

giovedì 17 luglio 2014

99 moments of pleasure 8

Passeggiare in un bosco sotto la pioggia, col profumo d'erba bagnata e gli occhiali appannati, e sentirsi in pace col mondo e con sé stessi...per almeno 15 minuti.

mercoledì 16 luglio 2014

Qualcuno pensa

Qualcuno pensa che le donne accasate con figli siano in una botte di ferro, piene di impegni, senza il tempo per una chiacchiera, con la vita satura, beate loro, appagate e anche nevrotiche, senz'altro un po' noiose.

Qualcuno pensa che chiamarle non valga la pena, che dire un "ciao come stai" sia superfluo, tanto non hanno mai tempo, che non siano buone amiche, sempre lì a pensare ai marmocchi, a criticare i compagni che si sono scelte, a lamentarsi della vita che si sono costruite, che tanto non hanno bisogno di nessun "ciao come stai" ma che anzi "che ci pensino un po' loro a farsi sentire".

Qualcuno pensa che le donne single senza figli facciano una gran fatica per riempire il tempo dopo il lavoro, per fare vita sociale, che poi magari si sentano sole e che sicuramente siano più divertenti.

Qualcuno pensa che siano amiche migliori, più presenti, che siano più libere e più simpatiche, che abbiano bisogno di stare in compagnia e di molti "ciao come stai", per riempire il vuoto di una vita senza mariti di cui lamentarsi e figli per cui annullarsi.

Sarà...

lunedì 14 luglio 2014

Dove osano le aquile

Un ragazzo, tanti sogni, un uomo, la sua passione. 
Alto, intelligente, ironico, sportivo. 
Lo zione era così, simpatico, giovanile, atletico. Ci faceva ridere, con le sue storie, ci portava regali stravaganti dai suoi viaggi.
Arrivava dal nord, per le vacanze, con la zia. Si aspettava lui per fare l'albero di Natale, a casa della nonna. Lo andavamo a comprare, vero e profumato, lo addobbavamo insieme. Le luci, sempre le stesse, ogni anno si fulminavano e lui le aggiustava, ogni anno lo stesso rito, lo scatolone giù dalla soffitta, il puntale sgangherato, le palle di vetro nei fogli di carta velina.
L'estate andavamo tutti in campagna, nella casa del cuore, e mi portava al mare. Montavamo insieme una casetta di stoffa, le amache, era bello ascoltarlo parlare, era bello vederlo mentre si allenava.
Mi ha fatto conoscere la montagna, la prima volta ci sono andata con lui, la mamma e la zia. Avevo sei anni e un grande dolore nel cuore. Mi sono divertita, ho visto dei posti bellissimi e vissuto delle avventure che non ho dimenticato. 
La montagna, la sua passione, un'estate di tanti anni fa, se l'è portato via. E da allora, il Natale non ha avuto più lo stesso sapore e le nostre vite hanno perso le sue risate e la sua ironia. 
Il suo spirito è lì, dove osano le aquile.

sabato 12 luglio 2014

giovedì 10 luglio 2014

Shopping therapy

Che settimana da incubo! 
Fatica, lavoro, paturnie e incastri mortali.
Ho accusato parecchi colpi a livello dell'autostima, sono caduta e mi sono rialzata. 
Ho smarrito la motivazione e l'ho quasi ritrovata, ho perso la determinazione e l'ho ripescata per i capelli. 
Ho viaggiato lungo un baratro e ho spesso pensato di mollare tutto, ho sentito di non essere all'altezza. 
Continuo ad andare avanti, magari è soltanto un po' troppa stanchezza.
Comunque, quando la misura è colma, quando c'è bisogno di staccare, una passeggiata e un po' di shopping hanno un effetto positivo. Sarà banale, ma quel tempo dedicato a sé, con la testa leggera, è davvero prezioso, sgombra la mente e spiana le idee, nonché le rughe. 
E così, stamattina, prima di andare al lavoro, ho fatto un giro in centro, ho comprato qualcosa di utile, carino e soprattutto in saldo, ho guardato le vetrine, ascoltato la gente intorno a me, osservato i turisti e mi sono ricaricata, rigenerata. 
Sembrerò frivola, ma sono state un paio d'ore ben investite!

lunedì 7 luglio 2014

99 moments of pleasure 4, 5 e 6

Un fine settimana ricco di emozioni, di gioia e di momenti belli...
(a dir la verità pieno anche di seccature, sgridazzate, monellerie e arrabbiature... ma queste cose non contano)

4) Svegliarsi presto, respirare l'aria frizzante e cominciare la giornata con un ritmo differente, con calma, passeggiando piano in campagna, raccogliendo le prugne dall'albero, assaporando ogni istante, con intensità.

5) Guardare il cielo, il mare, la tua terra e sentirti parte di essa, semplicemente.

6) Ritrovare una "sorella di vita" dopo tempo e avere la sensazione di essersi lasciate soltanto la sera prima.

venerdì 4 luglio 2014

99 moments of pleasure 3

Le coccole del mattino, baciotti e solletichini, prima che i teneri cuccioli si trasformino in terribili pesti.

mercoledì 2 luglio 2014

La terza porta

Come per magia o per puro colpo di fortuna, la terza porta che ieri si era chiusa sul naso della effe si è riaperta, portandosi via gran parte dell'amarezza.
La effe starà attenta a non farsi sfuggire di nuovo l'occasione, attiverà tutti i mezzi disponibili, si avvarrà dei supporti tecnologici necessari e, soprattutto, imparerà la lezione. 
Nella vita bisogna essere più vigili e attivi, bisogna saper cercare meglio quello che si vuole. Le cose non cadono quasi mai dal cielo... quello che uno vuole a volte è meglio andarselo a prendere!

99 moments of pleasure 2

Guardare i miei bambini mentre dormono, la loro espressione beata e serena, abbracciare la morbidezza infantile e amarli di un amore tenero e appassionato.

martedì 1 luglio 2014

Porte e portoni

Nelle ultime due settimane, la effe ha ricevuto tre porte in faccia dalla vita, sbattute proprio sul naso, dove fa malissimo.
La prima e va bene, la seconda meno, ma che ci puoi fare, certo avrebbe dovuto impegnarsi di più. La terza no, non ci sta, brucia da morire. Insomma tre batoste, di quelle che squinternano progetti, programmi, speranze, aspettative, insomma sembrerebbe quasi un segno dal destino. Se la effe fosse il tipo da capire e cambiare strada. Non lo sa, non sa che fare, è sospesa e se ne va in giro con un'amarezza, con una ruga sulla fronte e una sull'anima, con un cupo senso di disfatta e di ingiustizia.
Il peggio è il vortice negativo che si potrebbe innescare, andando a stuzzicare quel senso di inadeguatezza cosmico e latente, capace di portarsi via quel poco di buono che è riuscita a mettere in piedi, quel brandello di fiducia in sé e di autostima, che è sempre sull'orlo del baratro.