martedì 4 febbraio 2014

Grazie


Scrivo questo post per ringraziare chi, inconsapevolmente, ha contribuito alla fortunata serie di micro-eventi che ha dato il via all’avventura di questo blog, uno spazio dove esprimere me stessa, le mie idee, i miei interessi e dove condividere esperienze, pensieri, il mio mondo interiore, insomma. 


In ordine sparso ringrazio:  
1) i blogger del settore comunicazione, web e tecnologia che dispensano utili consigli tecnico-pratici, su come aprire un blog, dove e come gestirlo, e anche stilistici. Io ho letto Salvatore Aranzulla, Luciano Giustini, Mattia Marasco e Alessandro Scuratti.
Non ho studiato molto (e si vede!) e non ho sempre (quasi mai?) seguito le loro indicazioni. Diciamo che è stata un'infarinatura, un'introduzione a un mondo a me sconosciuto fino a poche settimane fa. Diciamo che ho interpretato e personalizzato. Comunque il loro contributo è stato fondamentale, ha nutrito la mia incoscienza e intraprendenza tecnologica;

2) il mio dottore. Un giorno, parlando di social network e affini, gli ho detto: "A chi interesserebbe quello che dico/scrivo?" E lui: "E qui ti sbagli!". 
Non che per me la preoccupazione principale sia il pubblico. Chi scrive lo fa prima di tutto per sé, ma sicuramente si rivolge anche a un interlocutore, al lettore. Chi scrive, che sia libro, giornale o blog, vuole essere letto e vuole suscitare interesse. Scrivere, però, non è un atto di egoismo o egocentrismo, è un momento di confronto con se stessi e con il "mondo", è un gesto di condivisione, è lasciare una traccia, una testimonianza, è regalare una storia, una parte di sé. Non ho la presunzione di essere o diventare una scrittrice, però ho scelto di scrivere;

3) Elasti. Donna sensibile e acuta, scrittrice, equilibrista della vita, esempio cui ispirarsi, blogger. L'ho "conosciuta" leggendo assiduamente la sua rubrica su D di Repubblica, l'ho apprezzata nel suo blog nonsolomamma. La sua esperienza è un bell'esempio per le donne di "arte della conciliazione", coraggio e tenacia. 
Noi tutte siamo in bilico tra famiglia, lavoro, impegni e vita interiore (e molto altro...) e spesso ci abbattiamo, ci sentiamo incapaci e inadeguate. Autoironia, affetto e condivisione possono essere utili alleati per affrontare le difficoltà. Trovare uno spazio per esprimersi, realizzare un proprio obiettivo possono costituire un modo per rafforzare l'autostima e la fiducia nelle proprie capacità. Attraverso il blog di Elasti ho anche "conosciuto" tante storie di donne, ho visto il potere generativo e ri-generativo che vive nel loro cuore e la forza che può infondere anche alle altre; 

4) solitudine, incoscienza e voglia di mettersi in gioco: mistura esplosiva che ha portato alla nascita di questa creatura.

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